Il pilota di Lugo di Vicenza, in campo con una Fiat Tipo, chiude al meglio la quattro ore endurance andata in scena Sabato sul circuito croato.
La 4H Endurance di Rijeka è diventato per molti un appuntamento al quale non si può rinunciare, una classica di fine stagione votata al divertimento, all’assenza di quella pressione che i campionati impongono nel corso dell’anno.
Sabato scorso, in quel dell’Autodrom Grobnik, erano soltanto due i portacolori di Funny Team pronti al via, Stefano Franchetti e Diego Maggian, con il secondo che è stato costretto a dare forfait per una forma fisica non ottimale, obbligando il primo a rimboccarsi le maniche.
Il pilota da Lugo di Vicenza, al volante di una Fiat Tipo, si è così lanciato in solitaria nelle quattro ore di durata dell’evento, riuscendo a centrare una più che positiva quinta posizione nella classifica riservata alle vetture oltre millesei, anche buon trentatreesimo nella generale.
“Una giornata soleggiata” – racconta Franchetti – “e per fortuna il meteo era dalla nostra parte. Nei primi giri dell’ora iniziale ci sono stati parecchi rallentamenti, a causa di bandiere gialle esposte per le tante uscite di strada di altri concorrenti, fino ad arrivare ad una bandiera rossa che ci ha obbligato al rientro ai box. L’occasione ideale, in attesa del ripristino delle condizioni di sicurezza in circuito, per approfittare di un buon piatto di pasta offerto dall’organizzazione.”
Un avvio ricco di colpi di scena che apriva poi la strada ad una fase più regolare.
“Dalla seconda ora in poi è filato tutto liscio” – aggiunge Franchetti – “ed abbiamo cominciato a divertirci, segnando tempi interessanti. Abbiamo anche vissuto delle belle lotte, con sorpassi e staccate al limite sul rettilineo principale. Una pista che regala molte emozioni, veloce ed anche tecnica, con avversari sempre agguerriti che hanno reso speciale il mio rientro, dopo due anni.”
“Complimenti a Franchetti” – sottolinea Nicola Dal Ben (presidente Funny Team) – “che, a conti fatti, si è dovuto sobbarcare l’intera gara in solitaria e per fortuna che è arrivato quel piatto di pasta dopo la prima ora. A parte gli scherzi un pensiero speciale lo dedichiamo a Diego Maggian, sfortunato in questa occasione e sappiamo quanto gli sia dispiaciuto non partire.”