Grazie a Casarin, Stecca e Fontana la scuderia vicentina si prende il lusso di salire sul palcoscenico continentale per la specialità in quel di Nyirád.
Mentre tutti o quasi si godevano le meritate vacanze estive in casa Funny Team l’attività sportiva non ha mai conosciuto sosta, alzando ulteriormente il livello del proprio blasone con la partecipazione all’Autocross of Nyirád, settimo appuntamento del FIA European Autocross Championship che si è svolto in Ungheria dal 16 al 18 di Agosto.
Erano tre i portabandiera della scuderia di Nove, ad iniziare da un Davide Casarin che, al volante del suo Fast & Speed motorizzato Skoda, non è andato oltre la semifinale tra i superbuggy, al termine di un fine settimana caratterizzato da una lunga lista di noie tecniche.
“Giornate abbastanza impegnative su una pista particolarmente bella” – racconta Casarin – “perchè ho avuto problemi sin dalla prima qualifica, rottura dell’ammortizzatore posteriore, per poi passare al guasto elettrico della prima manche. Nella seconda da nono ho concluso quinto e nella terza, nonostante un contatto, sono riuscito a qualificarmi per la semifinale. L’elettroguida mi ha abbandonato in partenza e non sono riuscito ad arrivare in finale. Resta il ricordo di un ottimo weekend e di buone prestazioni per il futuro. Grazie a Funny Team ed a tutti quelli che erano con me, in particolare i miei meccanici che hanno lavorato duramente.”
A far compagnia al pilota di Trebaseleghe in superbuggy un buon Peter Stecca, in crescita di esperienza sul suo Trackline 4G6 ma penalizzato da qualche gobbo della sorte che non gli ha permesso di passare la soglia della semifinale, rimanendo in parte amareggiato per l’epilogo.
“Avevo già visto questa pista dieci anni fa” – racconta Stecca – “ma il livello è nettamente cambiato. Si vede che ora c’è la mano di un pilota dietro a tutto questo. Credo sia il più bel circuito di tutta Europa, per come è strutturato ed organizzato. Dal canto nostro è stata una gara in progressione ma, all’inizio della terza manche, ho accusato il cedimento di un semiasse posteriore che non mi ha precluso l’accesso alla semifinale. Dopo una buona partenza mi hanno spinto da dietro e, alla prima curva, mi sono ritrovato con lo sterzo rotto. Grazie al mio team, hanno lavorato tutti come dei pazzi per farmi partire per la semifinale. Peccato per come si è conclusa la trasferta ma sono anche fiducioso per il nostro futuro. Grazie a Funny Team.”
Soltanto due le posizioni, dal settimo al quinto, che hanno vietato l’accesso alla finale di Adriano Fontana, rallentato da una dea bendata che non lo ha messo in condizione di trarre il meglio dal suo Kamikaz K3, obbligandolo ad accontentarsi della semifinale tra i kartcross.
“Era la prima volta che giravo qui” – racconta Fontana – “su una pista tanto bella quanto tosta. Ogni due manche bagnavano il tracciato, per evitare la polvere, e la nostra sfortuna è stata proprio quella di correre sempre sul fondo viscido. Non sono riuscito a dare il meglio di me stesso. Grazie a Funny Team, a My Racing Shop, a Fabio Bada ed a Paolo Lunardi.”