Il primo atto del Campionato Italiano Rally Auto Storiche vede in evidenza il pilota di Padova, in gara per i colori di Funny Team, prima del ritiro sull’ultima prova speciale.
Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, non è facile scegliere mentre ci si trova ad abbandonare la compagnia quando in vista c’è già il traguardo.
Questa in sostanza la dodicesima edizione dell’Historic Rally delle Vallate Aretine vissuta da Mauro Simontacchi, con Andrea Ballini su una BMW M3 gruppo A griffata Funny Team.
Il pilota di Padova partiva abbastanza cauto sui primi due passaggi della “Rosina” al Venerdì, inanellando un quattordicesimo ed un ventunesimo assoluto che gli consentivano di chiudere la prima frazione di gara al sedicesimo nella generale, sesto di quarto raggruppamento e secondo tra le oltre duemila di gruppo A, consapevole di poter cambiare passo nella giornata seguente.
“Nella prima prova speciale siamo andati con giudizio” – racconta Simontacchi – “mentre in quella successiva, in notturna, abbiamo fatto tanta attenzione. La gara era molto lunga, avevamo altre sei prove da disputare al Sabato quindi non aveva senso rischiare in anticipo.”
Se il buongiorno si vedeva dal mattino l’avvio della seconda frazione, di questo primo atto del Campionato Italiano Rally Auto Storiche, non poteva che essere positivo per Simontacchi.
Al volante della trazione posteriore tedesca, curata da Cognolato Racing, il portabandiera della scuderia di Abano Terme staccava il decimo tempo assoluto a “Portole”, recuperando ben quattro posizioni nella provvisoria generale e tre in quella di quarto raggruppamento.
Una bella spallata, rischiando però di vanificare lo sforzo sulla successiva “Rassinata”.
“Sulla prima del Sabato, secondo me, siamo andati forte” – aggiunge Simontacchi – “ma poi, su quella dopo, abbiamo commesso un errore. Siamo finiti in testacoda ed abbiamo staccato anche il paraurti. Tra una manovra e l’altra avremo perso almeno venticinque secondi.”
Simontacchi si confermava particolarmente a proprio agio sulla “Portole”, firmando il nono assoluto sul secondo passaggio, iniziando a mettere nel mirino una top ten abbordabile.
Undicesimo sulla ripetizione di “Rassinata” e nuovamente decimo sulla terza “Portole” Simontacchi, ad un solo tratto cronometrato dalla fine, doveva limare ancora un gap di 7”3.
Quando tutto sembrava girare ormai nel verso giusto la dea bendata decideva di salire in cattedra e, attraverso l’improvviso ammutolimento del propulsore della M3, spegneva ogni ambizione del patavino, facendo sfumare anche il secondo tra le gruppo A oltre duemila.
“Sarà stato forse un sensore” – conclude Simontacchi – “ma resta il fatto che, sull’ultima prova, si è spento improvvisamente il motore. A parte questo siamo molto felici lo stesso. La vettura è stata perfetta, sino a quel problema sul finale, ed il team ottimo, dopo trentacinque anni assieme ci capiamo con uno sguardo. Senza il testacoda ed il ritiro saremmo stati nei primi dieci assoluti. Grazie a Flavio Zoccarato, a Funny Team ed a Cognolato Racing, tutti perfetti.”