La cronoscalata valida per il campionato europeo e per quello italiano vede la vittoria di Grobberio, primo tra le millequattro produzione, mentre Zandonà non entra in gioco.
È stata una Cronoscalata Trento – Bondone che ha diviso gli animi all’interno di Funny Team, tra la gioia per una bella vittoria e l’amarezza per un ritiro anticipato che hanno, in buona sostanza, pareggiato il bilancio dello scorso weekend.
La salita trentina, valevole per il FIA European Hill Climb Championship ma anche per il Campionato Italiano Velocità Montagna e per il Trofeo Italiano Velocità Montagna in zona nord, ha visto salire sul gradino più alto del podio, in classe ProdS1400, un ottimo Jacopo Grobberio.
Il pilota di Quinto, alla guida della sua consueta Peugeot 106 Rallye gruppo N, ha avuto la meglio nello scontro diretto con l’unico avversario tra le millequattro del produzione, sfiorando la top ten nella generale di gruppo e migliorando ulteriormente il record del tracciato.
“Questa salita è una gara endurance” – racconta Grobberio – “perchè affrontare oltre diciassette chilometri mette a dura prova sia la vettura che il fisico. Ci siamo presentati avendo il miglior record delle millequattro del produzione e con papà, durante l’anno, abbiamo lavorato per cercare di capire dove si poteva limare ancora qualcosa per migliorare. Già nell’unica sessione di prove del Sabato, la seconda non si è corsa per mancanza di tempo, avevamo abbassato il record di cinque secondi. Domenica, in gara, abbiamo azzeccato la scelta delle gomme e, dopo i primi tre split, eravamo sotto di due secondi. Purtroppo, sugli ultimi cinque chilometri, abbiamo accusato un improvviso calo delle gomme e questo, assieme all’aria rarefatta in quota, ci ha fatto un po’ rallentare. Siamo comunque riusciti ad abbassare il record di altri tre secondi, vincendo la classe e rischiando di entrare nei migliori dieci di gruppo. Siamo appagati di tutti gli sforzi fatti ed all’arrivo non riuscivo a trattenermi dalla gioia. Grazie a Funny Team, alla mia famiglia e soprattutto a mio papà perchè ha svolto un lavoro incredibile.”
A masticare amaro in provincia di Trento è stato invece uno sfortunato Enrico Zandonà, costretto ad abbandonare la compagnia in anticipo, durante le prove, per una toccata.
L’unica manche disputata, quella del Sabato, si rivelava fatale per il pilota di Verona e per la sua Wolf GB08 Thunder, impossibilitati a proseguire a causa delle conseguenze dell’uscita.
“Weekend da dimenticare” – racconta Zandonà – “in quanto ho sbattuto in prova ed ho riportato importanti danni alla vettura. Non ho mai avuto grande simpatia per questa gara ed anche questa trasferta sta a confermare che non ho gran feeling con questo evento. Succede sempre qualcosa. Per quel poco di tracciato che ho percorso devo dire che gli intertempi erano in linea con gli avversari, che corrono qui da più tempo di me, e questo poteva darmi la giusta fiducia per puntare ad un buon risultato. Purtroppo le gare sono fatte anche di queste delusioni, lo sappiamo bene. Fortunatamente non ho riportato alcun danno fisico ma ho maturato la consapevolezza che non parteciperò più a questo evento. Rimanere bloccato sul tracciato, per più di cinque ore, quando magari potevo provvedere alla riparazione della vettura mi ha dato fastidio. Troppi concorrenti ed un percorso così lungo sono un mix decisamente complicato.